“Guilty” è quel bellissimo disco che il geniale Barry Gibb dei Bee Gees ha realizzato per Barbra Streisand nel 1980, producendo di fatto l’album di maggior successo della grande cantante americana. “Guilty” ottenne infatti un fenomenale successo in tutto il mondo, issandosi al primo posto della classifica sia negli USA che in Gran Bretagna.
Si tratta d’un lavoro molto orecchiabile, sentimentale, melodico ed indimenticabile che ascolto sempre molto volentieri. I due artisti summenzionati ne hanno anche fatto un seguito, “Guilty Pleasures”, pubblicato nel 2005, ma questa è un’altra storia che forse tratteremo in un altro post. Ora torniamo quindi a “Guilty” e alle sue canzoni, che andremo brevemente a vedere una ad una.
Si comincia proprio con la canzone omonima, un delizioso duetto fra Barry e Barbra: semplicemente uno dei migliori duetti che io abbia mai sentito, Guilty è un romantico e straordinario crescendo easy-listening, firmato dai Bee Gees al gran completo. Forse può dire qualcosa il fatto che Guilty si aggiudicò un Grammy Award come miglior duetto…
La successiva Woman In Love è probabilmente la canzone più famosa della Streisand, un brano dal pathos magnifico per quella che è meritatamente una delle ballate più celebri degli anni Ottanta. Run Wild sembra invece rubata agli stessi Bee Gees: un altro superbo easy-listening dove la Streisand ci regala l’ennesima straordinaria prestazione vocale, sorretta sul finale dall’inconfondibile voce di Barry Gibb.
Con Promises siamo alle prese con un brano morbidamente funky, dove la nostra sfoggia un canto rilassato & suadente, sostenuto in più punti dalla voce di Barry, compreso il suo inconfondibile falsetto. Molto bella, inoltre, la parte di batteria di Steve Gadd. The Love Inside è un brano decisamente più atmosferico, dove, per quanto riguarda la strumentazione, il sintetizzatore la fa da padrone; il tutto, comunque, si traduce in una dolente ma appassionata canzone d’amore.
La struggente What Kind Of Fool rappresenta il secondo duetto vero e proprio fra Barbra e Barry: un brano tanto delicato (e commovente) quanto indimenticabile, per quello che è senza dubbio uno dei momenti migliori di questo disco. In Life Story la Streisand sfodera alla grande la sua bellissima voce, in una canzone pop ma più teatrale che presenta un andamento alquanto circolare nelle varie sequenze strofa/ritornello.
Never Give Up ci riconduce a sonorità (lievemente) più danzerecce, tipiche dei Bee Gees di quel periodo: le strofe sono cantate da Barbra in una sorta di sussurro mentre nel ritornello passa per due diverse tonalità, una più alta dell’altra, dimostrando, se mai ce ne fosse bisogno, perfetta padronanza della voce e grande versatilità canora.
La conclusiva Make It Like A Memory è un lento rock, decisamente malinconico: bello l’assolo di chitarra, eseguito da Pete Carr, grandiosa come sempre la parte vocale di Barbra. In coda la canzone accelera il tempo, con gli ottoni e l’orchestra che la fanno da padrone, regalandoci così un finale decisamente più teatrale.
Registrato completamente negli Stati Uniti con eccellenti musicisti turnisti, “Guilty” si avvale dello stesso team produttivo che all’epoca lavorava coi Bee Gees, vale a dire Albhy Galuten (co-autore insieme a Barry Gibb di alcune canzoni e strumentista) e Karl Richardson, mentre, per quanto riguarda la composizione dei brani, Robin Gibb firma assieme al fratello Barry ben quattro canzoni. – Matteo Aceto