Queen, “The Miracle”, 1989

Queen The Miracle immagine pubblicaNé uno dei migliori dischi dei Queen e né tanto meno un capolavoro, “The Miracle” resta però uno dei capitoli più divertenti e godibili della band inglese, ed è forse il loro album che ho più ascoltato in tutti questi anni. Registrato tra il 1988 e il 1989, durante un periodo in cui le condizioni di salute di Freddie Mercury facevano già temere che si potesse essere alle prese con l’ultimo album dei Queen, “The Miracle” è il disco che suona meno datato tra quelli realizzati dai nostri negli anni Ottanta. E non soltanto perché uscì nell’ultimo di quei discussi anni ma anche perché è molto meno sintetizzato e robotico dei precedenti, decisamente più rock e appena un po’ più grezzo di quanto ascoltato in casa Queen da “Jazz” (1978) in poi.

Questo perché la band ebbe modo di ritrovarsi compatta in studio come non succedeva da molto tempo, e di mettersi a suonare tutti e quattro insieme come non si era sentito così spesso negli album precedenti. Questa ritrovata unità di gruppo venne simboleggiata sia nella copertina dell’album e sia – ben più concretamente – nella decisione di accreditare tutte le canzoni al gruppo stesso, indipendentemente da chi fosse stato l’artefice dell’idea originale del pezzo. Tutte le canzoni di “The Miracle”, infatti, sono autorialmente accreditate come “Queen”, così come tutte quelle del successivo “Innuendo” (1991).

Passando per l’appunto alle singole canzoni contenute in “The Miracle”, si parte con la percussiva Party, seguita senza soluzione di continuità dalla rockeggiante Khashoggi’s Ship, e poi dall’ormai classica The Miracle. Si prosegue quindi con I Want It All, uno dei pezzi più famosi e rappresentativi dei Queen (qui presente in una versione sensibilmente diversa da quella edita su singolo), con The Invisible Man, altro pezzo ormai molto famoso (disponile sull’edizione in ciddì dell’album anche in quel mix esteso chiamato 12″ Version), con l’arrembante Breakthru (altro singolo di successo) e con Rain Must Fall, brano ben più pop che peraltro non brilla per originalità, come vedremo meglio tra poco.

Seguono infine l’intenso pop-rock di Scandal (altro singolo estratto… e siamo a cinque), che per quel poco che può contare è una delle mie canzoni queeniane preferite, il fumoso incedere di My Baby Does Me, con un fascino retro tutto suo, e quindi l’hard rock teatrale di Was It All Worth It, dove i Queen (e Freddie Mercury in particolare) si chiedono se sia valsa la pena d’aver fatto parte di quel baraccone che è (sempre stato) il rock ‘n’ roll.

Cinque singoli estratti da “The Miracle”, s’è detto, ben quattro dei quali vantavano sul lato B una canzone inedita: Hang On In There sul lato B di I Want It All (comunque aggiunta come bonus alla sola edizione in ciddì dell’album), Hijack My Heart sul lato B di The Invisible Man, Stealin’ sul lato B di Breakthru e infine My Life Has Been Saved sul lato B di Scandal. In quel prolifico 1989 apparve anche Chinese Torture, un breve brano strumentale aggiunto anch’esso come bonus alla sola edizione in ciddì di “The Miracle”, mentre restò purtroppo inedita una splendida rock-ballad chiamata Too Much Love Will Kill You (debuttò infine nel 1992, nell’album solista di Brian May, “Back To The Light”, mentre una versione di gruppo apparve soltanto tre anni dopo, con l’album “Made In Heaven“).

Furono appunto molto prolifiche per i Queen le sedute d’incisione per l’album “The Miracle”, anche se peccarono in quanto ad originalità: fin dalla prima volta che ho sentito l’album, nei primissimi anni Novanta, ho avuto la sensazione che i nostri avessero scopiazzato qua e là brani di altri. The Invisible Man, in particolare, mi ha sempre ricordato parecchio la celeberrima Ghostbusters di Ray Parker Jr., mentre il finale di The Miracle, ovvero la parte più movimentata della canzone, sembra riciclato dalla base ritmica di Let’s Turn It On, brano dello stesso Freddie Mercury solista datato 1985. E se tanti anni fa un mio amico mi fece ascoltare un brano dance anni Settanta che somigliava decisamente a Rain Must Fall (purtroppo non ne ricordo né il titolo e né l’interprete… cantava una donna, se la memoria non m’inganna…), non tutto quello che ho sentito in Scandal, My Baby Does Me, Hang On In There, Khashoggi’s Ship e nella stessa The Miracle mi sembra frutto dell’inventiva dei Queen.

Tutta quest’aria da “già sentito” che avverto ora come allora, tuttavia, non mi ha mai impedito di apprezzare un album come “The Miracle” per quello che è: un acusticamente divertente & professionalmente appagante album rock dei tardi anni Ottanta, con ben pochi fronzoli e ancor meno pretese. – Matteo Aceto

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Quando il cinema entra nei videoclip

michael-jackson-liberian-girl-immagine-pubblicaMi fa sempre un certo effetto vedere qualche attore famoso, o ancor meglio qualche divo di Hollywood, recitare una parte nei videoclip musicali. In questo caso credo che il record spetti a Michael Jackson: diversi suoi video hanno ospitato celebri attori americani, in particolare nel video di Liberian Girl (nella foto, la copertina del singolo), brano tratto del celebre album “Bad” (1987), dove c’è una parata di stelle dall’inizio alla fine davvero da antologia.

Anche il video di Ghostbusters, il celebre hit-single di Ray Parker Jr., tema della colonna sonora del film omonimo, vantava un bel cast: oltre al balletto con i quattro acchiappafantasmi originali, vale a dire Dan Aykroyd, Bill Murray, Ernie Hudson e Harold Ramis, il video figura infatti anche i vari John Candy, Chevy Chase, Danny DeVito e Peter Falk. Pure il nostro Renato Zero s’è però difeso bene: nel suo video di Ancora Qui, datato 2009, figurano infatti Manuela Arcuri, Asia Argento, Paola Cortellesi, Massimo Ghini, Leo Gullotta, Alessandro Haber, Rodolfo Laganà, Giorgio Panariello, Rocco Papaleo, Giorgio Pasotti, Vittoria Puccini, Elena Sofia Ricci ed Emilio Solfrizzi.

Infine ci sono dei grandi registi che hanno accettato di girare dei videoclip e anche in questo caso Michael Jackson ha parecchio da dire. Ecco quindi la lista di quei videoclip – che ho trovato o che ricordavo (non valgono le scene tratte dal film del quale il brano è l’eventuale colonna sonora) – che includono almeno un attore famoso o che sono stati girati da celebri registi. Ho aggiunto anche i nomi che alcuni miei lettori hanno riportato fra i commenti…

  • Lysette Anthony: in Run To You di Bryan Adams, in Looking For The Summer di Chris Rea e in I Feel You dei Depeche Mode.
  • Asia Argento: in (s)Aint di Marilyn Manson (anche in veste di regista)
  • Manuela Arcuri: in Somewhere Here On Earth di Prince
  • Dan Aykroyd: in Liberian Girl di Michael Jackson, in X Colpa Di Chi di Zucchero, e in We Are The World degli USA For Africa
  • Jim Belushi: in X Colpa Di Chi di Zucchero
  • Hugh Bonneville: in The Importance Of Being Idle degli Oasis
  • Peter Boyle: in Three Wishes di Roger Waters
  • Marlon Brando: in You Rock My World di Michael Jackson
  • Adrian Brody: in A Sorta Fairytale di Tori Amos
  • Robert Carlyle: in Little By Little degli Oasis
  • Chevy Chase: in You Can Call Me Al di Paul Simon
  • Sacha Baron Cohen: in Music di Madonna
  • Sofia Coppola: in Deeper And Deeper di Madonna
  • Geppi Cucciari: in Se Mi Ami Davvero di Mina & Adriano Celentano
  • Macaulay Culkin: in Black Or White di Michael Jackson
  • Robert Downey Jr: in I Want Love di Elton John
  • Irene Ferri: in Siamo Soli di Vasco Rossi
  • Claudia Gerini: in Amore Impossibile dei Tiromancino
  • Whoopi Goldberg: in Liberian Girl di Michael Jackson
  • Steve Guttenberg: in Liberian Girl di Michael Jackson
  • Daryl Hannah: in Feel di Robbie Williams
  • Rutger Hauer: in On A Night Like This di Kylie Minogue
  • Nicole Kidman: in Somethin’ Stupid di Robbie Williams, dove la bella Nicole duetta con lo stesso Robbie
  • Udo Kier: in Deeper And Deeper di Madonna e in Make Me Bad dei Korn
  • Christopher Lambert: in Princes Of The Universe dei Queen
  • Dolph Lundgren: in Believer degli Imagine Dragons
  • Michael Madsen: in You Rock My World di Michael Jackson
  • Debi Mazar: in diversi video di Madonna, fra cui Music
  • Brittany Murphy: in Closest Thing To Heaven dei Tears For Fears
  • Eddie Murphy: in Remember The Time di Michael Jackson
  • Mike Myers: in Beautiful Stranger di Madonna
  • Francesca Neri: in Un’Altra Te di Eros Ramazzotti
  • Brigitte Nielsen: in Make Me Bad dei Korn
  • Gary Oldman: in Love Kills di Joe Strummer
  • Natalie Portman: in Dance Tonight di Paul McCartney
  • Dennis Quaid: in Thing Called Love di Bonnie Raitt
  • Eric Roberts: in We Belong Together di Mariah Carey
  • Winona Ryder: in Here With Me dei Killers
  • Riccardo Scamarcio: in Meraviglioso dei Negramaro
  • Arnold Schwarzenegger: in You Could Be Mine dei Guns N’ Roses
  • Emmanuelle Seigner: in Hands Around My Throat dei Death In Vegas
  • John Travolta: in Liberian Girl di Michael Jackson
  • Carlo Verdone: in Meraviglioso dei Negramaro e nel già citato Se Mi Ami Davvero di Minacelentano.
  • Christopher Walken: in Weapon Of Choice di Fatboy Slim
  • Carl Weathers: ancora in Liberian Girl
  • Bruce Willis: in Stylo dei Gorillaz

Infine, gli attori protagonisti del film “La Famiglia Addams”, fra cui Anjelica Houston, Raul Julia e Christina Riccci, figurano tutti in Addams Family Groove di M.C. Hammer.

Per quanto riguarda i registi, abbiamo invece…

  • Michael Bay: per Love Thing di Tina Turner, Do It To Me di Lionel Richie, e altri
  • Tim Burton: per nel già citato Here With Me e per Bones, entrambi dei Killers
  • Jonathan Demme: per The Perfect Kiss dei New Order
  • David Fincher: per… un sacco di gente! Qui mi limito a ricordare Englishman In New York di Sting, Freedom ’90 di George Michael, Vogue di Madonna, Cradle Of Love di Billy Idol, e Love Is Strong dei Rolling Stones
  • John Landis: per Thriller e per Black Or White di Michael Jackson
  • Spike Lee: per Cose Della Vita di Eros Ramazzotti
  • Russell Mulcahy: per alcuni video dei Duran Duran, dei Queen e di Elton John
  • Roman Polanski: per Gli Angeli di Vasco Rossi
  • Martin Scorsese: per Bad di Michael Jackson
  • Julien Temple: per diversi video di David Bowie
  • Gus Van Sant: per Fame ’90 di David Bowie.

Se ne conoscete/ricordate degli altri potete scriverlo nei commenti, così come hanno fatto gli amici Liar e Marckuck, che ovviamente ringrazio [aggiornato il 21 ottobre 2018].