Album interi eseguiti dal vivo

pink-floyd-the-wall-liveNegli ultimi anni s’è diffusa fra le band più disparate l’iniziativa di eseguire integralmente dal vivo un album considerato un classico. Ha fatto molta notizia, per esempio, la recente riproposizione di “Berlin” da parte di Lou Reed, così come “Dark Side Of The Moon” eseguito da Roger Waters. Ma, a proposito di Pink Floyd, fu forse proprio la nota band inglese a cimentarsi per prima con l’esecuzione live di tutte le canzoni d’un loro album: già nel lontano 1977, Waters e soci eseguivano integralmente “Wish You Were Here” e “Animals”, culminando con la trasposizione teatrale di “The Wall” fra il 1980 e il 1981 (foto).

E’ notizia di questi giorni che Van Morrison eseguirà dal vivo il suo classico del 1968, “Astral Weeks”, mentre i Mission hanno salutato per l’ultima volta (o almeno così hanno detto…) i loro fan con l’esecuzione integrale di ben quattro album – “Gods Own Medicine” (1986), “The First Chapter” (1986), “Children” (1988) e “Carved In Sand” (1990) – in altrettante serate concertistiche speciali.

Operazione interessante da parte dei Cure qualche anno fa: in una serie di concerti – poi immortalata in un divuddì chiamato “Trilogy” – hanno riproposto in sequenza gli album “Pornography” (1982), “Disintegration” (1989) e “Bloodflowers” (2000).

Se non ricordo male, un po’ di anni fa anche Brian Wilson ha riproposto integralmente “Pet Sounds” (1966), comunque di sicuro i Sonic Youth hanno eseguito dal vivo tutti i brani del loro classico, “Daydream Nation”, datato 1988. Anche per quanto riguarda i Simple Minds, qualche mese fa avevo letto che i componenti originali della band si sarebbero riuniti per eseguire dal vivo nella sua totalità l’album “New Gold Dream” del 1982.

Anche i Depeche Mode potrebbero rientrare nel tema di questo post: nel corso del loro “Devotional Tour” del 1993-94 arrivavano ad eseguire tutte le canzoni presenti nell’album “Songs Of Faith And Devotion”, seppure mai tutte nella stessa sera e non in ordine d’apparizione su disco.

In definitiva, trovo molto interessante questa pratica di riproporre un album intero di fronte al proprio pubblico di appassionati: è la testimonianza più lampante di come un concerto rock possa evitare di ridursi ad un mero jukebox dal vivo nel quale scorrono via l’uno dopo l’altro i successi maggiori e le canzoni più recenti. E poi è l’ennesima testimonianza dello storicizzarsi della (cosiddetta) musica leggera: in futuro si eseguiranno dischi pop-rock come “Sgt. Pepper” così come oggi si esegue per intero il “Requiem” mozartiano.

Per quanto mi riguarda, infine, mi piacerebbe tantissimo se a David Bowie venisse in mente di riproporre dal vivo, tutto in una serata, gli album della sua trilogia berlinese: “Low”, “Heroes” e “Lodger”, magari portandosi appresso Brian Eno e Robert Fripp. Sarebbe a dir poco magnifico! – Matteo Aceto

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