Curt Smith, “Halfway, Pleased”, 2007

curt-smith-halfway-pleased-tears-for-fearsFinalmente ho una copia originale di “Halfway, Pleased”, il secondo album solista di Curt Smith! Sono un fan dei Tears For Fears da sempre e nel corso degli anni non mi sono mai fatto scappare un titolo, di gruppo o solista che sia. Questo è appunto il secondo album realizzato dal bassista dei Tears For Fears a suo nome.

“Halfway, Pleased” è uscito l’anno scorso ma ha avuto una gestazione lunga e complessa, un po’ come avvenuto per “Everybody Loves A Happy Ending”, l’album che segnò la reunion dei Tears For Fears nel 2004. Curt ha infatti registrato i demo delle undici canzoni contenute in “Halfway, Pleased” nel 2002 e due anni dopo li ha resi disponibili in download gratuito sul suo sito. Però i suoi impegni musicali e promozionali coi redivivi Tears For Fears hanno fatto sì che questo suo bel disco solista venisse ulteriormente posticipato, almeno finché Tim Palmer – noto produttore già in passato al lavoro coi nostri – non gli avesse dato il mixing definitivo.

Poi, per quanto mi riguarda, è passato un altro anno giacché “Halfway, Pleased” è stato stampato per il mercato europeo dalla XIII Bis, una piccola etichetta francese, e qui da noi non l’ho mai visto. E non avevo voglia di pagare un sacco di soldi per aggiudicarmi un import. Anche perché m’ero avidamente scaricato i demo gentilmente concessi da Curt sul suo sito e, tutto sommato, mi stava bene così. Ora però il ciddì originale è stato accolto con tutti gli onori a casa mia, dopo averlo preso per corrispondenza al prezzo ben più ragionevole degli 11 euro.

E adesso veniamo alla musica: la versione su disco mixata da Tim Palmer è ricca di sovraincisioni che non hanno fatto altro che migliorare i già ottimi demo del 2002. Insomma, le undici canzoni sono qui più rifinite ma tutto sommato sono quelle. E mi piacciono moltissimo! E’ un album melodico, caldo e sentimentale questo “Halfway, Pleased”, pacato e semplice, amabile direi, che scorre via che è una meraviglia. Non è l’ascolto più appropriato se si cerca una botta d’energia – anzi questo è l’album più rilassato dell’intera discografia tearsforfearsiana – ma “Halfway, Pleased” non deluderà di certo i fan.
Fra le undici canzoni non se ne trova una sola mediocre, con le migliori che secondo me sono l’iniziale Perfect Day (con reminiscenze alla “Pet Sounds”), le avvolgenti melodie di Seven Of Sundays e di Greatest Divide, la delicata Who You Are (presente anche in “Everybody Loves A Happy Ending”, seppure in una versione più movimentata), la perla acustica di Cover Us e la dolente Where Do I Go?. Il resto dell’album propone raffinato pop d’autore (Halfway Pleased e Aeroplane), ballate dalle suggestioni elettroniche (Coming Out e Two) e psichedelia (Addict).

Quest’edizione europea di “Halfway, Pleased” contiene inoltre tre brani aggiuntivi: una versione dal vivo di Snow Hill (in realtà suonata dagli stessi Tears For Fears), brano che compariva nell’album che Curt realizzò nel 1997 sotto lo pseudonimo di Mayfield, una versione in duetto di Seven Of Sundays con la cantante francese So, e la cover d’un brano francese, On Ira Tous Au Paradis. – Matteo Aceto

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