Michael Jackson, “Thriller (25° Anniversary Edition)”, 2008

michael-jackson-thriller-immagine-pubblicaUn mio amico, fan accanito di Michael Jackson, s’è ovviamente comprato l’edizione deluxe della nuova versione di “Thriller”, l’album dalle vendite multimilionarie pubblicato sul finire del 1982 e di recente ristampato con brani aggiuntivi e dvd contenente gli straordinari videoclip originali.

Stavo per comprarmela anch’io, questa scintillante riedizione del classicissimo di Michael, poi però ho preferito chiedere maggiori dettagli al mio amico: pensavo di trovarlo entusiasta, invece mi ha parlato molto male di questa ristampa, consigliandomi infine di risparmiarmi le venti carte necessarie all’esborso. Tuttavia è stato così gentile da prestarmi la sua copia, prima – così mi ha detto – d’imbustarla per sempre in una confezione antipolvere e di riporla sulla mensola dove tiene tutto il materiale video/discograficamente collezionabile di Michael.

Beh, a questo punto, prima di riconsegnargliela, ne approfitto per recensirla sul blog!

Esternamente la confezione promette benissimo: cartonata, a mo’ di libretto, con la foto che vedete in alto posta in copertina e la foto originale dell’album sul retro, il tutto arricchito da sgargianti cromature e da scritte dorate. Anche il libretto interno si presenta bene, è elegante contiene una nota introduttiva da parte di Michael (più che altro un ringraziamento ai fan) tutti i testi delle canzoni, la lista – imponente & già spettacolare di per sè – dei musicisti che vi suonano, i disegni che apparivano sulla busta del vinile originale e parecchie fotografie. Ecco, il problema sono appunto tutte queste fotografie: a parte un’interessante collezione che ci mostra le varie edizioni dei sette singoli estratti dall’album – Beat It, Thriller, Wanna Be Startin’ Somethin’, Billie Jean, P.Y.T., The Girl Is Mine con Paul McCartney e Human Nature – il grosso delle foto riguarda fermimmagini prese dal video di Thriller. Ok, giusto, va pure bene, però quel fantastico video mi viene mostrato in tutta la sua lunghezza (ben tredici minuti) nel dvd incluso, per cui… avrei preferito note tecniche sull’album, su come è stato composto e/o registrato (andava bene pure la trascrizione delle interviste audio del geniale produttore Quincy Jones incluse nella ristampa di “Thriller” del 2001), su qualche cazzuta nota critica d’un qualche cazzuto giornalista musicale. Insomma, un po’ di parole in più ci stavano bene, in fondo con questa ristampa si vuole celebrare una storia.

Ora però passiamo brevemente al ciddì audio, trattando separatamente l’album originale – composto da nove canzoni – e le sette tracce aggiunte…

1) “Thriller” inizia in modo assai danzereccio, grazie alla divertita & divertente Wanna Be Startin’ Somethin’, sorta di breakdance in grande stile dove a risaltare sono perlopiù le percussioni, i cori e la magnifica prestazione vocale di Michael. Una canzone che forse avrebbe giovato di una durata più breve, tuttavia è diventata ormai un classico per cui va bene così.

2) Baby Be Mine è una delle canzoni jacksoniane che più mi piacciono: un caldo brano funk-pop suonato & cantato con immensa classe. Mi sembra un’ottima rilettura della già ottima Rock With You, pubblicata sull’album “Off The Wall” (1979).

3) Il duetto con McCartney, The Girl Is Mine, è stato pubblicato come primo estratto dall’album: è una deliziosa canzone easy-listening, dove Michael e Paul bonariamente competono per conquistare il cuore della girl in questione. Anche in questo caso, The Girl Is Mine resta una delle mie canzoni jacksoniane preferite.

4) Segue il brano che dà il titolo all’album, Thriller, quel geniale & contaminato pezzo dance ormai diventato un classico, inframezzato dalla diabolica recitazione dell’attore horror Vincent Price.

5) La potente Beat It dovrebbero conoscerla pure le pietre, tanto è strafamosa! All’epoca mise daccordo gli appasionati di musica nera coi bianchi rockettari, grazie all’avvolgente assolo di chitarra di Eddie Van Halen e al grintoso arrangiamento complessivo, una perfetta fusione fra funk e rock, il tutto amalgamato dal pop che tanto strizza l’occhio alle classifiche di vendita.

6) Segue un altro grande classico di Michael, forse la sua canzone che più preferisco in assoluto, Billie Jean. Anche in questo caso, alzi la mano chi non la conosce… anzi, no, vada a nascondersi rosso di vergogna!

7-8) Se la suadente ballata funky di Human Nature mi suona come una delle migliori mai interpretate dal nostro, la successiva P.Y.T. (Pretty Young Thing) è invece la canzone di “Thriller” che meno mi piace; non che sia brutta ma in fondo è una canzonetta salvata da un bell’arrangiamento e da grandi parti vocali.

9) La conclusiva The Lady In My Life è una romantica ballata dalla struttura molto interessante: piuttosto teatrale, la canzone si arricchisce di parti strumentali e sequenze melodiche mentre procede nel corso dei suoi cinque minuti, col finale che ha ormai raggiunto tonalità funky.

Ed eccoci quindi al materiale aggiuntivo – vecchio & nuovo – per questa lussuosa riedizione…

10) Vincent Price Excerpt From “Thriller” Voice-Over Session è un breve brano di soli ventiquattro secondi dove si ascolta la sola voce del celebre attore, in particolare la sua nota risata finale. Niente di che, a dire la verità, era molto meglio l’altra Voice-Over Session inclusa nella riedizione del 2001 di “Thriller”, con l’incisione completa del ‘rap’ di Vincent e parti inedite che figuravano lo stesso Michael.

11-12) The Girl Is Mine 2008 e P.Y.T. 2008 sono due remix affidati a will.i.am dei Black Eyed Peas e sono i nuovi lavori aggiuntivi più memorabili presenti qui. Sono pezzi gradevoli che pur discostandosi parecchio dalle registrazioni originali del 1982 danno nuova personalità allo stile delle canzoni. In particolare, regge bene il rap di will.i.am e dei suoi vocalizzi sulla base hip hop della nuova The Girl Is Mine, nella quale si sente la sola voce solista di Michael che ricanta anche quelle parti originariamente affidate a Paul.

13) Wanna Be Startin’ Somethin’ 2008 è remixata da Akon e cantata dallo stesso in duetto con Michael. Non una versione particolarmente malvagia – ai fan di Akon dovrebbe piacere, dato che la parte del leone la fa lui, aggiungendovi anche nuove parti di testo – ma in fondo inutile se paragonata alla canzone originale.

14) Beat It 2008 è il terzo remix affidato a will.i.am anche se la nuova rivisitazione è accreditata alla collega Fergie (la bella cantante degli stessi Black Eyed Peas) che duetta con quelle che mi sembrano le parti vocali di Michael dell’82. Il pezzo è grintoso, non molto diverso dalla versione originale… ma del tutto inutile, dato che l’originale è una bomba!

15) Billie Jean 2008 è l’ultimo nuovo remix in programma, in questo caso affidato a Kanye West: anche qui la versione originale è una bomba e ci sarebbe ben poco da fare, tuttavia a West va il merito d’aver provato ad attualizzarne il sound (una sorta di secco ma melodico hip-hop) pur mantenendo integro l’arrangiamento originale orchestrale. Un remix fatto abbastanza bene, secondo me.

16) La conclusiva For All Time dovrebbe essere l’extra più ghiotta per i fan jacksoniani di lunga data: una canzone inedita risalente alle sedute di registrazione dell’epoca. Tuttavia il brano non suona affatto nuovo, o almeno non completamente, dato che si tratta infatti d’una versione – presumo precedente – di Human Nature: testo e ritornello sono diversi, però la struttura del pezzo, il suo andamento melodico e la strumentazione impiegata sono gli stessi. Ciò non toglie che For All Time resta una canzone molto gradevole che forse avrebbe meritato una pubblicazione quantomeno su qualche lato B di uno dei singoli originali.

Eccoci infine al dvd… mi aspettavo qualcosina in più, non so, un’intervista o un documentario in aggiunta, anche se l’inclusione del videoclip originale di Thriller, quello con gli zombi diretto da John Landis nel 1983, forse basta da solo a giustificarlo. Gli altri filmati presenti sono quelli girati per Billie Jean e Beat It – videoclip famosi quasi quanto le due stesse canzoni – ma il più notevole resta l’esibizione del nostro per il venticinquennale della Motown nel 1983, dove un Michael dalla forma strepitosa balla & canta sulla base in playback di Billie Jean e introduce all’estasiato pubblico il suo celebre moonwalk per la prima volta. Davvero una roba da brividi, penso che i fortunati presenti in quella serata se la ricordino ancora!

Piaccia o no, “Thriller” è un album epocale, il disco pop per eccellenza degli anni Ottanta ed è il primo album di musica leggera che ha portato la musica nera alle grandi masse bianche: è giusto tributarne i dovuti onori anche se resta il forte dubbio che Michael (e la potente etichetta Sony-BMG) l’abbia reimmesso sul mercato più per i soldi che per reali intenti celebrativi. Non so se andrò a comprarmi questa terza edizione del classicissimo jacksoniano: venti euro non sono pochi ma nemmeno molti se si considera che con quei soldi ci portiamo a casa un pezzo di storia della musica moderna in una confezione che al momento rappresenta la migliore mai pubblicata. Non so, aspetterò di riconsegnare al suo proprietario la copia che sto ascoltando in questi giorni… se in seguito mi dovesse mancare, il negozio di dischi è vicino…

– Matteo Aceto

Autore: Matteo Aceto

Lettore onnivoro, cinefilo selettivo, compro ancora dischi.

13 pensieri riguardo “Michael Jackson, “Thriller (25° Anniversary Edition)”, 2008”

  1. Billy Jean, assolutamente, senza pensarci un attimo! Veramente fai paura non solo per quanto dischi hai, ma per quanto ne sai sulla musica. SEI UN MOSTRO, in maniera scherzosa chiaramente. Buon fine settimana, Mat.

  2. ciao mat l'iniziativa mira a creare un database di blog catalogati per categorie. a ciò è correlata una classifica. le posizioni vengono determinate dai voti di gradimento che riceve il tuo blog. al di là della classifica questo è un modo efficace per ottenere più visibilità sul web ed aumentare i tuoi lettori.

  3. Camelia,
    grazie del complimento! Però anche tu sei abbastanza ferrata in musica…

    Rob,
    non ti offendi mica se allora non partecipo? Il mio modesto blog non è in competizione con nessuno…

    Ciao amici, grazie per la visita e… buon weekend!
    🙂

  4. Ciao Mat, tu dici che ha portato la musica nera alle masse bianche, lo ha fatto si ma sbiancandosi (e visto che parliamo di MJ il riferimento è puramente casuale) ovvero molti ritmi dance e poco funk alla James Brown per intenderci. se devo scegliere nel mainstream direi che il Prince di
    Purple Rain è più interessante e creativo.

  5. Beh, guarda Liar, negli anni Ottanta i maggiori acquirenti di dischi erano proprio i bianchi, per cui un artista nero che voleva sfondare doveva per forza assecondare quel tipo di palato. Le cose sono notevolmente cambiate nel corso dei Novanta, dove un po' tutti i grandi artisti neri – Michael Jackson, Prince, Whitney Houston, Aretha Franklin, ecc – sono tornati alle loro radici. Insomma, meno rock ma più funk, meno ballate romantiche e più soul.
    Per quanto mi riguarda, anch'io ho sempre preferito Prince… stavo proprio scrivendo un post su un suo disco, prima che il mio amico mi prestasse questa riedizione di “Thriller”. Vedrò di completarlo in settimana. Ciao!

  6. Ho ascoltato anch'io questa edizione e francamente le nuove versioni mi sono sembrate tutte degli scoloriti tentativi mal riusciti di dare nuova linfa a brani che sono già perfetti e che possono essere solo peggiorati. Io preferisco tenermi il cd con la versione originale dell'album, tutto il resto è disperato marketing.

  7. A me non sono dispiaciute le nuove versioni però in fondo hai ragione… l'album originale va bene così com'è… anzi è perfetto!

  8. ciao Mat! ottima recensione per un album mitico! Sono in effetti curioso di ascoltare queste nuove versioni ma non smodatamente, aspetterò che qualcuno lo presti anche a me 🙂
    è ovvio che questa ennesima riedizione ha il solo scopo di rinverdire il nome 'MJ' in una scena discografica da cui manca da troppo tempo, in previsione dell'atteso come-back con un disco di inediti. Che nelle intenzioni di Jacko dovrà essere l'”off the wall” del 2008. speriamo bene!

  9. Grazie, amico!
    Sì, sono curioso anch'io di ascoltare il nuovo album di MJ, che dovrebbe uscire nel corso dell'anno… un ritorno alle sonorità di “Off The Wall” sarebbe graditissimo!
    Mi piacerebbe anche avere in formato ufficiale alcuni inediti storici, quali le sue collaborazioni con Freddie Mercury e i Run DMC. Chissà, in tempi di magra discografica come questi tutto è possibile! Ciao, a presto!

  10. Ciao Mat, alla fine lo hai acquistato? io sono tentato, perchè mi pare bello anche come oggetto d'arredamento 😉

  11. No, Marc, non ancora… il fatto è che mi pesa un po' spendere 21 euro per un disco che ho già sentito & risentito. E poi ultimamente ho speso tutti i miei averi nei dischi di Miles Davis!

Lascia un commento